videogames



ogni giorno è un giorno come un altro.
col fiatone cerchiamo lo scalino, guardiamo indietro, cerchiamo lo svincolo, il punto in cui abbiamo svoltato… forse per dar colpa alla strada, alla segnaletica non troppo chiara, o forse solo per avere la comodità, la sicurezza di sapere come e dove abbiamo scelto la nostra strada… ma non è così.
affannata sì e inutile è la ricerca perchè non esiste ciò che cerchiamo.
l’unica cosa che esiste è la triste necessità di dover guardare indietro, di avere delle spiegazioni per quello che siamo e che facciamo. ma la vita non è altro che una cascata di cose, per il 90% delle quali non c’è spiegazione, un perchè, e nemmeno volontà diretta che accadano.
per questo esiste la fede: ci sono domande che necessitano risposte perchè senza siamo perduti. l’uomo non può accettare che non esista un perchè alla propria vita, uno scopo e una direzione… per lui è qualcosa di rotto, da riparare, inaccettabile.
così qualcuno s’è inventato una specie di videogame che spiega tutto, dove noi dobbiamo affrontare detetrminate sfide senza saperne il perchè: il perchè lo conosce solo il creatore del gioco, che ci giudicherà alla fine per come ci siamo comportati, dandoci il giustissimo premio o la giustissima condanna.
questo gioco ci da speranza ai nostri occhi, ci da uno scopo, e tappa la bocca ai perchè…
così non c’è più bisogno di sapere chi siamo, abbiamo altre false certezze che ci fanno dimenticare che l’unica cosa certa della vita è che finisce… Molto comodo.
io non riesco a capire… non capisco come si possa aver bisogno di credere in queste menzogne per sentirsi vivi, per non avere paura, per non sentirsi persi. a me non importa avere uno scopo, non ho bisogno di leggere da qualche parte o che qualcuno mi dica cos’è giusto o sbagliato, preferisco avere miliardi di dubbi e paure mie che le certezze di altri… preferisco avere la percezione di vivere in un caos senza fine, nel quale siamo tutti solo formiche condannate a morte che si sbranano tra loro, ma in questo caos io vivo, esisto, seguendo la mia morale e trovando dentro di me la vita e forse anche "dio" stesso.