Il vaccino anticovid contiene nanoparticelle. Non sappiamo ancora come le nanoparticelle interagiscano con la biologia perché sono relativamente nuove (mai usate in un vaccino) e sono talmente piccole che il nostro sistema immunitario nemmeno le vede.
Nel vaccino anti-covid queste nanoparticelle sono oltretutto legate ad altri composti chiamati PEG che stanno sollevando molte preoccupazioni per le reazioni allergiche che possono scatenare.
Pare che questo composto possa creare gravi reazioni allergiche anafilattiche che possono portare anche alla morte di persone che hanno sviluppato anticorpi contro queste sostanze. Quante saranno queste persone nel mondo? Uno studio del 2016 rivela che sono il 70% della popolazione mondiale con un 7% che potrebbe avere un livello di anticorpi tale da essere letale.
Questo perché la sostanza in questione è già usata per shampoo, dentifrici, cosmetici e altro, quindi le persone sono già state esposte.
Quindi abbiamo sostanze mai usate né sperimentate, sostanze che non esistono in natura e non sappiamo come agiranno biologicamente nel lungo periodo ma già usate in oggetti che usiamo tutti i giorni, sostanze che sono conosciute per essere facili a scatenare allergie infilate in un vaccino testato in fretta e furia.
Però, detto questo, nessun allarme: siamo in mano a degli esperti che prima di tutto rispondono alla scienza che ha sempre ragione e comunque basterà aspettare il vaccino contro le reazioni avverse del vaccino e tutto si risolve.