continuo a rimanere stupefatto, tristemente. ma questo è solo l’inizio, perché mi rendo conto ciò spesso non mi permette di andare al di là dei fatti, li subisco e basta. ma non voglio sia così.
ogni passo che faccio, ogni cosa nuova che vengo a sapere mi mette davanti una realtà che è difficile da accettare, quasi impossibile… ma non voglio cadere nel tranello in cui molti cadono, e in cui anch’io sono caduto in passato: dopo aver scoperto, sotto la maschera di un agnellino indifeso, un mostro senza scrupoli, il considerare tutto ciò che è contro di esso qualcosa di positivo.
no, non è così… in questo clima di sconvolgimenti e false realtà tutto viene capovolto ed è facile trovarsi senza bandiere da sventolare, o addirittura sventolarne una insanguinata pur di combattere qualcosa che si ritiene ingiusto, e per questo trovarsi ad essere colpevole quanto coloro che vorremmo combattere. “l’odio chiama odio”. ed è troppo facile dire: no, io non ci sto e combatto… bisogna vedere come! per me la guerra non è sempre guerra, esistono modi per farla. e a mio parere non c’è differenza tra chi sopprime un popolo fingendo di esportare democrazia e chi si fa saltare in aria in un supermercato senza curarsi delle vittime innocenti che mieterà col suo gesto. sono due modi subdoli e criminali di fare guerra.
ho paura che si possa arrivare persino a benedire il terrorismo e l’odio verso il dilagante potere di nazioni che si ritengono padrone del mondo intero.
il vero passo in avanti sarebbe riportare tutto sul dialogo, partendo dalla forza di ogni singolo individuo per tagliare fuori le fonti di potere che ormai non rappresentano più nessuno se non i loro sporchi interessi…
ogni passo che faccio, ogni cosa nuova che vengo a sapere mi mette davanti una realtà che è difficile da accettare, quasi impossibile… ma non voglio cadere nel tranello in cui molti cadono, e in cui anch’io sono caduto in passato: dopo aver scoperto, sotto la maschera di un agnellino indifeso, un mostro senza scrupoli, il considerare tutto ciò che è contro di esso qualcosa di positivo.
no, non è così… in questo clima di sconvolgimenti e false realtà tutto viene capovolto ed è facile trovarsi senza bandiere da sventolare, o addirittura sventolarne una insanguinata pur di combattere qualcosa che si ritiene ingiusto, e per questo trovarsi ad essere colpevole quanto coloro che vorremmo combattere. “l’odio chiama odio”. ed è troppo facile dire: no, io non ci sto e combatto… bisogna vedere come! per me la guerra non è sempre guerra, esistono modi per farla. e a mio parere non c’è differenza tra chi sopprime un popolo fingendo di esportare democrazia e chi si fa saltare in aria in un supermercato senza curarsi delle vittime innocenti che mieterà col suo gesto. sono due modi subdoli e criminali di fare guerra.
ho paura che si possa arrivare persino a benedire il terrorismo e l’odio verso il dilagante potere di nazioni che si ritengono padrone del mondo intero.
il vero passo in avanti sarebbe riportare tutto sul dialogo, partendo dalla forza di ogni singolo individuo per tagliare fuori le fonti di potere che ormai non rappresentano più nessuno se non i loro sporchi interessi…
queste sono alcune foto che sono apparse in internet giorni fa… ritraggono bambini israeliani che firmano le bombe che verranno sganciate sul libano con i loro migliori auguri…
questo video, invece, parla di come vengono strumentalizzati i bambini in palestina a scopi militari, terroristici e politici. dateci un’occhiata…
Il Seme Dell’Odio semplicemente agghiacciante.
mettendo vicine le foto di quei bambini israeliani e questo video su bambini palestinesi mi domando quale futuro ci aspetta se queste nuove generazioni verranno cresciute in questo modo… sono triste e ho paura.
altre lapidi nel moderno cimitero di ideali e umanità che è diventato il nostro pianeta.
altre lapidi nel moderno cimitero di ideali e umanità che è diventato il nostro pianeta.