svegliarsi nella nebbia, respirarla a fondo
come neve, ghiaccio fattisi aria
senza correre, si può anche camminare
senza fretta in quel freddo
che non si sente sulla pelle
ma giù nella gola
fino al principio di ogni sensazione
perchè ogni fine è scritta
nascosta in ogni principio
proprio dietro a quel sole che
stavolta è troppo splendente
per quardarci attraverso
e fargli una radiografia
non so nemmeno chi sono, cosa sono… so solo cosa e chi non sono… è abbastanza?
ancora quel sogno, forse un desiderio o una paura… d’essere davvero alienato, davvero pazzo, fino a sentirmi malato, sbagliato.
l’interruttore si muove, fa solo click, e io non sono più qui ma altrove, il giorno si fa notte, le parole incomprensibili e le persone irriconoscibili. una sofferenza tale da sentirsi morire… e forse non c’è davvero tanta differenza.
è davvero così, pare, dicono, io sia malato, sbagliato…
dovrei uccidermi per curarmi, sparire per tornare a vivere, trasformarmi in un’altra persona per poter avere una vita decente… ma come cazzo mi si può proporre una cosa simile?!
è per me, per la mia salute, la mia vita… e arriverei ad esserlo, in salute, ma non più io, non più vivendo la mia vita…
“sei sbagliato, cambia… per te”… vaffanculo!!!
l’interruttore si muove, fa solo click, e io non sono più qui ma altrove, il giorno si fa notte, le parole incomprensibili e le persone irriconoscibili. una sofferenza tale da sentirsi morire… e forse non c’è davvero tanta differenza.
è davvero così, pare, dicono, io sia malato, sbagliato…
dovrei uccidermi per curarmi, sparire per tornare a vivere, trasformarmi in un’altra persona per poter avere una vita decente… ma come cazzo mi si può proporre una cosa simile?!
è per me, per la mia salute, la mia vita… e arriverei ad esserlo, in salute, ma non più io, non più vivendo la mia vita…
“sei sbagliato, cambia… per te”… vaffanculo!!!