vorrei poter capire meglio questo nervoso, o al limite poterlo masticare, digerire e farlo diventare qualcosa di bello.
qualche passo l’ho fatto ma la fregatura è che non puoi capire il valore di questi nell’immediato. quindi alla fine non sai di quanto ti stai muovendo e chissà in quale direzione… qual’è il segreto? camminare, sempre e comunque e provare tutte le direzioni. ci vuole fegato!
e il sole non è sorto nemmeno stavolta, c’è solo il solito grigio, testimone della mia nuova partenza.
e sempre quel mostro che mi guarda dal suo buio antro… lui mi vede, io no, ma sento il suo sguardo su di me.
odio non poter far nulla, non poter combattere anche fino alla morte, ma avendo comunque la sensazione di poter porre rimedio in qualche modo. no non è così… ci sono solo sentenze e situazioni da affrontare.
mi fermo un secondo. guardo il cielo… è ancora grigio-nero come sempre. guardo le nuvole… per quanto minacciose, per quanto mi separino dal sole da lungo tempo, per quanto sembrino un mantello cucitomiaddsso da chissà quale maledizione… le guardo e penso: siete solo nuvole.