ieri sera stavo finendo di cenare…
la tv sintonizzata, per volere altrui, su rai1… festival di sanremo.
ho sentito la canzone di un tipo, non so chi sia, non lo saprò mai, non lo vorrò mai sapere.
finita questa, la cosiddetta "giuria di qualità" esprime il suo voto: due 5, un 7 e un 6 mi pare…
ho pensato: eh… non è piaciuta tanto sarà gente seria. mai pensiero fu più errato.
baudo pone la domanda a una ragazza della suddetta giuria: come mai hai dato 5?
risposta: perchè era tutta un po’ la stessa.
cosa? che cazzo ha detto? ma è il modo di esprimersi? ma porca troia, dai delle motivazioni un po’ più ampie, e soprattutto esprimile a modo… va beh…
seconda domanda di baudo a un’altro tipo della giuria: come mai hai dato 7?
risposta: perchè sono napoletano come lui.
mi sono alzato in piedi e l’ho mandato a cagare!
ma si può?! il festival della musica italiana si avvale di gente del genere come "giuria di qualità", che non riesce ad esprimere in italiano se una canzone è troppo ripetitiva e non ha significativi cambi di melodie o dinamiche, o che vota una canzone basandosi solo sul fatto che il cantante è suo compaesano.
porca puttana…
questa è la fotografia di come va la musica in iitalia: una delle forme d’arte più bella e più vicina alle persone, messa in mano a manager industriali, imprenditori, gente che capisce solo di marketing e un beneamato cazzo di musica.
queste persone hanno scavato la fossa della musica e la gente, stupida, ignorante e intelletualmente pigra, ci s’è buttata a pesce, sottoscrivendo così la sua definitiva morte.
condoglianze.