L’italia ha un debito di circa 2000 miliardi di euro.
L’italia paga circa 80 miliardi di euro l’anno come interessi sul debito.
Tralasciando la disoccupazione, il crollo fisico dei beni demaniali, il fiscal compact per il quale dovremo trovare 50 miliardi di euro l’anno per 10 anni e altre piccole inezie simili, vi sfido a ritenere serio, onesto ed utile qualsiasi intervento o scontro politico che non abbia come punto cruciale la contestazione e la risoluzione del debito pubblico.
No, la politica di questo non si occupa. Ci si scontra sul punto percentuale dell’iva, l’età pensionabile, la scala mobile, tagli alla spesa pubblica, esportazioni, rilancio dei consumi ecc.
Cioè è come se io avessi una famiglia di 4 persone in cui 2 sono disoccupate e uno è precario, che vivono in una casa che cade a pezzi, con un debito di 2 milioni di euro sulla testa e 80+50 mila euro di interessi annui, cioè più di 10 mila euro al mese, solo di interessi da pagare, mentre il debito rimane lì, intoccato, anzi sale ogni anno. E di cosa discuto in famiglia? Di risparmiare sulla passata di pomodoro: “per risolvere la situazione economica disastrosa e rilanciare la nostra famiglia non possiamo più comprare quella di marca! Dobbiamo discutere seriamente se prendere quella dell’esselunga o della coop. Iniziamo a votare”.
Ecco questo è il livello della politica oggi, sulla cui base si determinano gli argomenti di interesse, da risolvere, e sui quali l’elettorato sceglie a chi dare il voto e il futuro del paese. Con la passata di pomodoro giusta, mentre il tetto ci crolla sulla testa.