è facile dar la colpa alla domenica… che senso di insofferenza! che palle!
fantasmi
una volta era facile fregarsene. ora no. odio! odio quella sensazione di disagio davanti a cose lasciate a metà. esser lì a un passo e far finta di niente, scappare in alcune occasioni, fare buon viso a cattivo gioco in altre. questa è roba da attori! e io non lo sono. ma ancora peggio è […]
son le 5 passate ma…
è inevitabile subire il vano desiderio di poter magicamente controllare gli avvenimenti senza muovere un dito… di poter ammestrare le belve più feroci della terra, semplicemente mettendocisi davanti e trattandole come fossero amici d’infanzia.sentirsi completi, sazi, appagati… questo manca! questa è la crisi d’astinenza infinita a cui siamo quotidianamente e inconsciamente sottoposti.ma basterebbe poco in […]
l’avvento di massi
e poi, mentre ero lì, ho capito… ah ecco!… questo qui, l’altro va laggiù, sta cosa la sposto, a quest’altro non penso ecc… a volte per cambiare la situazione non serve fare il diavolo a 4, sconvolgere il mondo, fare chilometri a corsa, e rimanere senza fiato, distrutti. a volte basta rimanere fermi dove […]
ignari portatori di luce
una bella nottata. prove, e a letto alle 2:30 circa… mi rigiro nel letto in preda ai pensieri, improvvisamente sono le 5, mi ritrovo sveglio, e non so nemmeno se ho dormito o no. rimango sveglio come un canarino fino alle 10, mi riaddormento e mi risveglio altre 3-4 volte fino ad alzarmi definitivamente alle 12:20… […]
parte di qualcosa
per quanto sia sempre stato un tipo solitario, sento la necessità di far parte di un qualcosa, di avere qualcuno al mio fianco. ma non riesco a capire se questa è solo una debolezza o una normale necessità. sento che così non va comunque. senso di incompletezza. "[…] And you run, and you […]
ancora sangue sul vetro
m’è capitato di pensare ad una specie di poesia, che si trova all’inizio di una raccolta di novelle di Gregory Benford, e che lessi anni e anni fa. volevo trascriverne una parte che mi ha colpito… con sorpresa ho letto il titolo: Sangue sul vetro. impressionante pensando a uno delle ultime cose che ho scritto qui… i […]
sono qua. comunque.
mi sento fragile.come se avessi un sovraccarico dei sensori, un’informazione in più, un pensiero in più, potrebbe farmi ammattire.tutti mi dicono di parlare, a destra e a sinistra, e forse hanno ragione, per un motivo o per l’altro…forse mi farebbe bene, forse farebbe bene anche a chi ascolta.però mi trovo a non farlo… che sia […]
il mio silenzio
vorrei fosse il mio, il sangue sul vetro che brilla, scintilla mentre la luce gli gira intorno si fa bello come un’auto in un salone muto. come me lo tocco, disegno scie chiare e cerco risposte il suo silenzio è tanto eloquente non come il mio è come se ridesse dei miei pensieri come se […]
non riesco…
maledizione! non riesco ad ingoiare… pensavo sarebbe stato più facile. e vaffanculo ai sogni, alle somiglianze, ai ricordi! son tutti lì come dei vecchietti curiosi che guardano operai al lavoro per strada… si avvicinano, danno consigli, distraggono, si ammucchiano dove c’è bisogno di spazio per lavorare. mancavate solo voi, menefreghisti sciacalli in pole-position… altre parti di me […]