crollo sul pavimento e guardo in alto. non mi capitava da parecchio, nemmeno a letto ricordo di aver guardato in sù. penso che non potrei essere più solo di quanto mi sento ora, crollato, come in attesa di morte.. penso che non sarebbe poi tanto diverso esserlo davvero. quanto sarà diverso essere morti dall’essere vivi? […]
quello che non… (se guccini me lo passa)
sono venuti a prendermi anche stanotte.a pensarci bene è come una "giustizia divina"…cioè un’ingiustizia spietata e casuale, perpetrata innocentemente da qualcuno più forte, più grande e con scopi imperscrutabili.che cosa puoi dire, puoi fare…?star zitto, bestemmiare, pensare al quotidiano, fumarci o berci su, alla faccia loro… con la sportività tipica dei perdenti e l’ironia dei […]
cose normali… mi licenzio
non esiste un modo per salvarsi, non per gente come me… gente troppo libera e istintiva per non rendersi conto di certe cose ed avere certi bisogni; troppo sfortunata, insicura e pigra per tuffarsi a testa in giù nel mare che agogna. sto invecchiando, sono sempre meno duttile e disponibile a sopportare le cose che […]
premonizioni di cambiamento
falsi cambiamenti. sono solo ombre di qualcosa che si sta muovendo… forse. non è vero movimento, sembra più un presagio che proverò a cavalcare. proverò ad usarlo per costruirmi una salda realtà intorno a me, per sfuggire ai giochi delle distanze che mi vedono faticare per tenermi vicine cose già vicine, e cercare di avvicinarmi […]
come uno stronzo
è bastato scendere dall’auto, di notte, nel centro popolato dal sabato sera… luogo che mi è estraneo al buio, e sono comunque da solo. lo sento nell’aria quanto lo sono, molto più che nella scelta stessa di esserlo.ho provato così a togliere di proposito il colore che dai a questa foto e… cazzo, sembra nera […]
latitante ma innocente… più o meno
inscindibilmente uniti, tanto quanto differenti e talvolta opposti, sono "chi" e "come" sei… quanto profondamente riuscirei ad inoltrarmi, curioso ed affascinato, nell’uno e quanto invece mi allontanerei dal secondo?… cos’è, anche questa una condanna? un’altra cosa per la quale darsi pazienza e da accettare per com’è… o chi è…? rido… ed è importante rimanere saldi e […]
serpente naufrago
attorcigliato come un serpenteattorno all’albero maestrodi una nave alla derivail pensiero profondodi una rassegnazione che stringe la gola tanto quanto le spire il legnocome l’inutile velenonascosto nelle fauciche baratteresti volentieri oracon il paio d’ali degli uccellimorti nel tuo stomacoperchè stringi così fortela presa sul destinoche ti sta facendo affogare?scusa… domanda stupida.
affogare nella nebbia
sto provando a non perdermi in cose già dette e già fatte… di non farmi ingannare da sensazioni d’impossibilità. a volte mi vedo riflesso, compare una foto mia in tv, tra una pubblicità e l’altra, e guardo questa faccia familiare, quella di un amico troppo "vecchio" per raccontargli scuse, fandonie… ma appare tutto invertito quando […]
nel vano tentativo…
nel vano tentativo di capirmi, taccio.mi accorgo di placare in modo errato, il senso di latente solitudine che mi bracca a momenti. dovrei conviverci, saperlo apprezzare quasi.potessi scegliere… sceglierei?… potessi toccarti… lo farei?quanto distante devo ancora spingermi da me stesso, da tutto il resto, per capire di non essermi mai mosso dal luogo in cui […]
mille cose e …una
non credo d’aver voglia di dormire… sai cos’è rimasto? così per dare un sapore amaro a qualcosa che amaro non può essere se non nelle preventivate semi-utopiche sfumature… è rimasta una stazione vuota… solo il rumore dei grilli poliziotti che corrono qualche voce straniera e il mio silenzio voglioso d’ urlare mille cose […]