una piccola sensazione, appena accennata, leggera come un brivido, mi dice di dilaniarmi l’anima, prima della carne. esplodere da dentro, morire da dentro, avvelenare il nocciolo per far marcire la polpa e poi la buccia. ma le mie parole son solo scuse. sono filtri grafici posti sopra una realtà che non dice altro che dolore, […]
come niente fosse…
ora che posso, che potrei… non alzo un dito. nasce l’illusiva domanda “a cosa è servito, allora?”. continuo a voler credere invece che sia servito, tutto. ma a cosa non so. posizione debole. e tu?… te ne stai lì come niente fosse, come una lama a un millimetro dal mio costato, affilata ed appuntita, a […]
strano processo
mi nascondo un po’ dietro la consapevolezza della forza che ci vuole per riconoscersi deboli. non è molto. come sempre. quasi riesco a cavarmela, a volte, nella quotidianità. soggetto a pensieri che ritengo estranei, materialisti, assolutamente non utili e persino dannosi, fuorvianti se guardo alla vita alla mia maniera; eppure normalità per altri… come fare […]
sulla mancanza di una conoscenza storica della vita
“vuoi giocare?” chiese la vita ad un anima. “sì”. “smetti di giocare!” le disse improvvisamente la morte. “sissignore!”. si sta in bilico tra una proposta che non si può rifiutare e un ordine al quale è impossibile disubbidire. al pensiero che la vita sia tutto, il contenitore di tutto, all’esterno del quale nulla esiste se […]
Riflesso
Un lampione si accende, un altro si spegne sul viale buio e solitario. Fisso il freddo riflesso effetto "lens flare" sul finestrino appannato e un ricordo lontanissimo: la giornata calda di Maggio. Si frantuma la vita su un giro di basso e un foglio appoggiato alla portiera. Poca luce mi aiuta, il buio non mi […]
l’insonnia della mente genera…
mi chiedo il permesso, se non sia quasi blasfemo, d’invidiare chi non ha nulla da perdere, chi parte perché non ha nulla da lasciare. e poi mi chiedo il perché… perché mi trovo a firmare contratti con il sorriso da copertina e poi mi trovo in segreto, insonne, alle 4 del mattino a sognare quanto […]
pronto, soccorso?
eppure mi sento in colpa. di servirmi dell’arte e non di essere suo servo. di sentirmi vagamente, temporaneamente felice quando no, cazzo, a pensarci bene, a rendere i pensieri più assennati, più storici e coscienti, non è possibile! mi guardo attorno di nuovo, la vista riempita dalle ombre e da tanti sentieri inutili, non scelti, […]
hm… fanculo
mi spaventa l’irruenza, la forza, la foga con cui questo desiderio si presenta. prima subdolo e nascosto dietro altri bisogni e sensazioni scomode. poi si palesa e capisco… capisco quanto vorrei gettarmi su una sedia e pensare una raffica di "fanculo!", diventare una sagoma di vetro trasparente e riuscire a fregarmene di tutto, abbandonare ogni […]
attriti da suicidio
lo stupore di trovarsi un bisturi nello stomacostupirsi d’averlo dimenticatonon del dolorema farai pace con lui perché siam fatti così intanto io muoio un po’mi dissanguo sul divanodavanti alla tvad ogni goccia di sangueche cade dai polsi penso“non sarà perdere una goccia di sangue ad uccidermi”ed il lago rosso sotto di metrattiene a stento le […]
come mura domestiche
limiti come mura limitanoma visti come affermazioninon negano come potrei essereaffermano come sono mura addomesticateimbiancate di colori tenuiarredate e comodefinché ingenuamentenon mi ci spezzo il collo contro anche un morbido cuscinopuò duramente soffocare non è solo questionedi metri quadratiè come noi li viviamouna cella o un appartamentoed i limitisbarre o mura domestiche