e così provo a continuare a camminare. nessuno lo neghi; son qua. no, non voglio già avere un alibi. il classico “io c’ho provato”. era solo per dire… del resto si fa presto a sentirsi in trappola tra le cose che non si sanno fare e quelle che si sanno fare male. due bei toni […]
confessionale
che scalino difficile. così noto eppure così sorprendente. la vista più dura è sempre stata quella davanti allo specchio. allora è così che stanno le cose: questo è un tentativo, di rinchiudermi, non so quanto forzatamente, nello studio psichiatrico autogestito che si svolge su queste pagine. riprendere appuntamento fisso, qui davanti a me, solo a […]
promesse & urla
cerco di pensare qualcosa di universale nel posteggio dei taxi appena fuori la stazione partono e arrivano promesse e urla urla che sono solo vapore dalla bocca e promesse di rito di saluti eterni come lapidi per chi dondola le antenne sopra i portabagagli non sprecare un fiato ti servirà per il ritorno.
…come nessun’altra
la mia sconfitta sei tu il mio amore per te non ho altri amori solo palliativi per non vedere la mia stessa inettitudine la soffoco nella follia delirante e devastante del gesto immediato ispirato ed eclettico puro e nudo di ogni spiegabile follia. perché muoversi, consumarsi gli occhi le membra, le rughe e la […]
abdico a te
verrò da solo al mio funerale senza curarmi dell’abito, dei colori come non si cura delle note uno stonato: non può non sarà tanto dura assistere alle esequie alle trombe che intonano le note dell’unica canzone che esiste la solitudine gloriosa e fallace l’assenza di colori di un cieco dalla nascita una mancanza per sentito […]
insonne & ferito
accendo la tvnel disperato tentativo di subire distrazione, noia non serveposso solo attendere l’albache trapeli dalle finestredalle persiane lasciate spalancateattendere che mi salvi, che mi svegliseppur dovesse trovarmi ad occhi apertie con la pelle doloranteche mi svegli comunque dall’insonniadal periodo nero che gli altri chiamano sonno“buonanotte” dicono, e dormonoio invece trovo la crocefissione sulle mie […]
cortese interrogatorio
mi scuso per ciò che dicoper ciò che taccionell’alveolo subliminale d’ogni menon vedo altro che dita che annaspanoper creare, per dilaniarela differenza la fa un esile gustonon il sangue, non la leggeed io rimango impacciatodi lino vestitoad annusare il profumodi una donna appena struccataquante battaglie nell’intimo meditarema nessuna che giustifichi gli spariperché io rimanga sempre […]
continuum
gravido d’istinti mi sentoe vuoto di parsimonieinondato però d’ignavia sterile e malata liquidi emulsionati a forzanella foga sconsiderata di dare equilibrioe uniforme colore inventarsi poi una posologiauna malattia certacertamente diagnosticata e curabileio padre e lei figlia non il contrario
occhi asciutti
la bellezza è comprensionedecisioni che creanouniversi sconsacratirapidi e fulmineifreddi e deleterinelle membra e nelle falangi delle regole che li regolanola bellezza è comprensioneavrò ancora più pauraqui, di medi ogni pezzo mancanteogni pezzo fuoripostodisseminatonelle nubi cosmiche pastelloi colori mi sfuggononon arrivano agli occhi asciuttiarsil’universo in bianco e neromai bianco e mai neroè orrendo non comprenderenon comprendermi.
sorridimi
scopare come cani affrettati e disgustati da noi stessi riflessi nel sudore altrui negli occhi spalancati dal terrore mai mai nei sorrisi perché allo specchio non si sorride