incollo quanto scritto la notte prima dell’ennesima operazione. non ho la forza di fare altro.
ora sono a casa ma la strada è ancora parecchio lunga, e anche arrivando in fondo, il traguardo potrebbe essere tutt’altro che piacevole…
06/01/06 h01:30
che cos’è se non paura del dolore?
altruismo? no… non oggi.
il fatto è che il superfluo rende la vita degna d’esser vissuta, solo quando tutto va bene però, ma a chi importa di perdere qualcosa se quando accade nemmene se n’accorge?
è triste essere vittime di quel ragionamento tipicamente infantile del "chiodo scaccia chiodo", dimenticare il giocattolo vecchio per il nuovo, tutte le cose vecchie per le nuove, compresi dolori e problemi… è triste.
come cercare un nuovo manichino su cui appendere la mia egoistica quanto naturale voglia d’amare.
ognuno in fondo ha i propri bisogni, è impossibile giudicare. soprattutto quando non so ancora bene cosa voglio, viste anche le mie condizioni…
ma non lascio porte chiuse, so a chi dare il benvenuto se passa davanti a casa mia e non aspetto altro…
sempre che qualcuno non chiuda la porta al posto mio.
ero tranquillo fino a poco fa… ora no.
c’è solo la rassegnazione a tenermi la mano e dirmi di stare calmo e mettermi a dormire…
ma fa paura dormire…