e così a milano di nuovo… ma stavolta steve vai non c’entra.
volevo dire qualcosa ma sono un po’ sopraffatto…
mi stupisce quanto dolce e amaro possano mischiarsi nella vita, e assaggiarla diventa veramente inutile, dire che sapore ha impossibile.
com’è impossibile dire quanto nero c’è in un grigio finchè non riesci a paragonarlo con qualcosa di più chiaro o più scuro.
per quale motivo poi? per una soddisfacente estetica verità. ci rido su. non mi tocca.
mi toccano invece i rami che attraverso facendomi largo nel sentiero… in un modo o nell’altro s’arriverà, ne sono tutti convinti… io potrei anche scommettere che il sole domani non sorgerà ma non faccio testo.
quindi s’arriverà da qualche parte.
ora come ora non mi chiedo quanto sarà dura, lo è gia stata abbastanza e continua ad esserlo. non mi chiedo dove e come sarà l’arrivo. cammino e basta… ma stavolta fa male.
non li nascondono i miei brividi nè quelli di paura nè quelli di piacere, sarebbe stupido… credo.
quest’attesa mi logora, questo non riuscire a sapere chi siamo… no non mi logora… ho solo fretta di veder ancora.