memento



paradossalmente, in certi momenti, forse nei peggiori, è la bellezza che conta. nient’altro.
perché quando non riesci più a vederla da nessuna parte e ti senti cieco o lei è diventata invisibile, ti rendi conto che è affondato un pezzo di mondo. quello che faceva stare a galla te.
in fondo la bellezza sta ovunque: nell’onestà, nell’amicizia, nell’arte, nel dolore, nei colori, nelle parole… ovunque.
e se la perdi di vista, hai perso un piccolo pezzo di ogni singola cosa che contava davvero.
questo a cosa porta? mi porta a dimenticare. e ricostruire… in maniera folle ed inconcludente.
e mi troverò a fregarmene di tutto un giorno, saturo di qualunque pensiero che non rientri nei miei schemi, saturo dell’ipocrisia altrui, della follia così malata che li muove e li contagia… o forse mi troverò a tatuarmi addosso quello che penso in attimi che ritengo lucidi: quella persona ti prende per il culo, non fare mai più una certa cosa, se rifai questo ricordati di farlo in questo modo ecc…
scuse. nient’altro che scuse!
alla fine è così. siamo perfetti: io dimentico e tu fai mille stronzate e ti prendi gioco di me.
dicono che tutti i giochi hanno una fine e che quelli più belli durano poco… questo allora sarà tremendamente lungo. ma finirà comunque!
paradossalmente, in certi momenti, forse nei peggiori, è la bellezza che conta. nient’altro….