mamma dolore



se mi odiassi sarei perfetto…
non ci sarebbe bisogno di soffrire, trovare spiegazioni, cure… sarei perfetto! continuando a farmi male senza pensarci, ogni giorno una tortura diversa ma sempre uguale.
per un istante mi sono visto da fuori, incitarmi per uscire, venir fuori dal baratro dopo l’incidente. e di fuori nessuno capiva di nuovo, solo parole di biasimo per me a sottolineare le mie poche colpe, mentre sembravano non interessare le mie ossa rotte, le mie ferite sanguinanti…
non mi vergogno: ero impaziente e voglioso di provare le sensazioni di quell’incidente, sentirmi sballottare, sbattere contro le rocce e finire nel fiume dopo esser stato schiaffeggiato dall’asfalto… perché era un’esperienza comunque, mia.
che senso avrebbe passare tra le fiamme dell’inferno senza bruciarsi? nessuno!
così spesso mi trovo come un bambino attaccato al capezzolo di mamma dolore… la cosa triste è quando riesco a liberarmi dal male, anche per un istante… perché mi sento quasi in colpa…
la tortura continua…