Nonostante la finzione dell’economia e dei suoi calcoli sia sempre più evidente alla maggioranza delle persone, uno dei cardini difficilmente smontabili di questa illusione è che la ricchezza e il benssere delle fasce più benestanti, siano in qualche modo non solo meritati, ma addirittura siano un beneficio per tutti gli altri.
George Monbiot è un giornalista, ambientalista e attivista politico britannico.
Monbiot ha scritto anche per il Guardian che, nel 2011, pubblicò un suo articolo dal titolo “The Self-Attribution Fallacy” (L’errore di auto-attribuzione). Un articolo molto aspro che denuncia in che modo subdolo e ideologico le persone ricche e di successo in questo mondo si attribuiscono dei meriti che assolutamente non hanno.
L’articolo si apre con questa domanda-risposta: “Intelligenza? Talento? No, i super-ricchi sono arrivati dove sono attraverso fortuna e brutalità.”
L’articolo si conclude, riferendosi a un dibattito a cui lui ha assistito, in cui per la prima volta in decenni il potere finanziario ha dovuto rispondere direttamente alle pressioni della gente, con questa frase: “Gli immeritevoli ricchi sono ora sotto i riflettori ed il resto di noi vuole indietro i propri soldi.”
http://www.monbiot.com/2011/11/07/the-self-attribution-fallacy/