Il nostro sistema non solo ci pone in continua competizione, ma impone la questione di sopravvivenza in moltissimi suoi aspetti e meccanismi con la conseguenza che siamo pronti a qualsiasi cosa per ottenere qualsiasi cosa.
In poche parole, spessissimo e inutilmente siamo messi in un’arena con un solo pezzo di pane al centro e dove praticamente tutti sono pronti a scannarsi.
Da quel punto in avanti si può ragionare su tutto: che strategia usare per arrivare primi, se sia lecito usare armi da fuoco o solo bianche, se dare un po’ di precedenza a chi deve sfamare la propria famiglia, come difendere il pezzo di pane dopo averlo preso, che tipo di alleanze fare, quali rituali seguire, chi pregare… tutti ragionamenti validi da affrontare, su cui si discute seriamente mettendo sul tavolo le varie sfaccettature e le infinite opinioni da valutare. Ma prova solo per un istante a suggerire che non c’è bisogno dell’arena, di guardare oltre e capire PERCHE’ siamo lì, PERCHE’ c’è solo quel pezzo di pane e nessuno ti prenderà sul serio: come ti sei permesso di interrompere il loro studiare nuove armi più efficaci, di suggerire che ci sia qualcosa di più etico del loro pensare ad un modo etico di sbaragliare la concorrenza, di impedire che le persone provvedano alla propria famiglia, di far credere che questa lotta non sia eroica, di insinuare che le preghiere siano inutili?… Come ti sei solo immaginato di suggerire che tutto questo sia falso? Che ci sia un altro modo? Tu parli, parli, ma io intanto devo arrivare a quel tozzo di pane!