Io non amo gli animali.
Lo so, non è una cosa che si sente dire spesso, anzi, il più delle volte, se non tutte le volte, chi incontriamo è sempre un “amante degli animali”. Io no.
Il motivo per cui lo specifico è che spesso vengo etichettato come tale, addirittura il fatto che io ami gli animali viene usato come incipit prima di comunicarmi qualcosa, come a mettere le mani avanti, tipo: “sì, tu che sei vegano e ami gli animali…”, la premessa di solito suona così, come a dire “va beh ora tu parti da un altro livello però ascolta comunque quello che sto per dire”.
Quindi eccomi qui a dire che no, io non amo gli animali.
Ho amore per tante cose, e anche per alcune persone, credo, perché poi che cavolo sarà questo amore…? Comunque credo ci siano cose e persone che amo perché le conosco, le faccio, mi fanno stare bene. Ma come si fa ad amare gli animali? Così, una categoria generale. O singolarmente ogni animale? Tutti, così, de botto (tanto per citare qualcuno). Che poi gli esseri umani sono animali, quindi amare gli animali è amare anche gli umani? Tutti?
Mi sembra un po’ un luogo comune. Più un vuoto modo di dire.
E comunque il punto è che “amante degli animali” mi viene affibbiato perché sono vegano. Vegano quindi amante degli animali.
Eh, no, non funziona così. Almeno non per me.
Faccio un esempio: se tu cammini per strada e incontri centinaia di passanti, perfetti sconosciuti, li ami tutti? Magari in mezzo a questi c’è chi picchia la moglie, chi ha truffato degli anziani, persino chi ha ucciso qualcuno o semplicemente conoscendolo sarebbe la persona più odiosa del mondo. Quindi mettendo da parte fantasie spirituali dell’amore universale, rimaniamo nella pratica: no, non li ami tutti quegli sconosciuti. Però il non amarli non ti fa venire in mente di pagare qualcuno per ucciderli. Non ti fa venire in mente di mettere in piedi un sistema tecnoindustriale per rapirli, farli riprodurre, tenerli rinchiusi generazione dopo generazione e in tenera età farli a pezzi. Per arrivare a pensare di fare una cosa del genere non basta il non-amore, serve ben altro. Serve un odio profondo, una follia omicida… oppure serve un’ideologia che ti manipoli a tal punto da farti credere che fare una cosa del genere sia accettabile, un po’ come successe durante il nazismo o in qualsiasi altro genocidio e guerra del cazzo.
Quindi se il paragone non fosse chiaro: io non sono vegano perché amo gli animali, non occorre amarli per risparmiare loro morte e sofferenza, sono vegano perché applico una scelta comune nella vita di tutti ovvero quella di non nuocere a nessun essere vivente se posso evitarlo. Non serve un motivo per risparmiare la vita e la sofferenza a un essere vivente, è la norma morale che segue la stragrande maggioranza di noi, una norma soppressa e sostituita da una ideologia di odio e violenza, quella del carnismo, che ci fa credere normale un atteggiamento che in qualunque altro contesto sapremmo benissimo identificare come sbagliata ed eticamente aberrante.
Non occorre amare per risparmiare la vita a qualcuno. Serve invece un’ideologia per ritenere normale massacrare delle vite per il loro sapore. Io semplicemente mi sono liberato di quella ideologia.