il sassolino nella scarpa laica



Stavo cercando il bandolo della matassa che mi permettesse di trovare una via di guarigione da questo astio che ho dentro… ma poi mi son fermato. Impossibile da trovare. E non voglio trovarlo.
Sono stufo marcio del fatto che l’ateismo e la laicità siano considerate cose con cui convivere, come fossero l’eccezione a una società perfetta che invece ha una sana fede in qualcosa! E questo solo nel caso esse vengano tenute segrete, nascoste nella propria intimità: perché non appena qualcuno ha l’idea di esternare la propria laicità (cosa di solito rara, perché non siamo noi ad aver l’abitudine di sventolarla ai 4 venti, considerarci nel vero assoluto e cercare di convincere più persone possibile… questa peculiarità spetta a quelli della ‘riva opposta’) questa viene vista come un attacco, un’offesa verso tutte le altre religioni. Ci fate quasi sentire in colpa!
Eppure a me non da nessun fastidio che voi ogni domenica andiate a messa, o che vi inginocchiate verso la mecca. A me questi atteggiamenti non danno fastidio, non minano la mia razionalità né la mia convinzione che non esista nessun dio di quelli descritti nei vostri sacri libri di fantascienza. Certo sì, devo ammetterlo, sembrate un po’ ridicoli ai miei occhi… ma chi non lo è in fondo?
Perciò perché prendervela così tanto se qualcuno ha il coraggio di dire “dio non esiste”? quale errore c’è nell’affermare la propria laicità?  Non è forse un diritto pari a quello di affermare il proprio credo?
Beh, lo ammetto, la colpa è anche un po’ mia… sì perché sto facendo un discorso razionale e logico, quando in realtà mi sto rivolgendo a voi credenti. Cattolici in primis. Chi ha una fede in qualcosa che si basa su un libro che afferma, per esempio, che la terra ha 12’000 anni o che dio creò il giorno e la notte il primo giorno, ma solo nel quarto creò il sole e la luna… beh non ci si può aspettare che una persona che creda in cose simili, sia razionale né tantomeno logica. Non posso neanche aspettarmi coerenza da voi credenti, che credete in un dio che comanda “non uccidere” ma nello stesso tempo ordina genocidi e organizza alluvioni per sterminare ogni forma di vita.
Io sono convinto, per buonafede, che la maggior parte dei cosiddetti credenti non abbia mai letto la bibbia, perché, se l’avessero davvero letta, sarebbe palese che la sua veridicità è pari a quella di una avventura di topolino… molti dei libri di fantascienza che ho letto sono assolutamente più credibili.
Allora, cos’è che vi offende veramente? Che qualcuno non sia caduto nel giochetto “la vita è bella perché c’è un dio che ci ama”? Oppure che la nostra mancanza di fede è forse più solida, sana e convincente della vostra pomposa eccedenza di fede?
Le cose non migliorano quando penso a quella parte di credenti moderati, quelli che si definiscono “non praticanti”… anzi forse rendono il tutto parecchio più ridicolo. Dev’essere un altro dei classici difetti di noi occidentali: farci le cose un po’ su misura, anche quando si tratta di argomenti così importanti che non dovrebbero lasciare spazio a comodi rammendi… almeno se si considera ciò su cui si fondano le religioni, cioè una fede e un credo.
Questa gente si dice credente ma non pratica, cioè come un tizio che riconosce delle leggi ma nello stesso tempo le infrange, per sua stessa ammissione, con una nonchalance da politico consumato.
Per lo meno, una persona accecata dalla fede, cioè dalle menzogne che hanno generato uno strumento di controllo delle masse chiamato religione, è ovvio che non riesca a vedere, a non rendersi conto e che proceda solo seguendo i dogmi che gli vengono imposti… ma voi, credenti non praticanti, che avete un occhio mezzo aperto, risultate ancora più goffi e assurdi, perché avete probabilmente riconosciuto quanto siano ridicoli i dogmi della religione, infatti non li seguite, ma proprio non ce la fate a staccarvi da quel cordone ombelicale che la società vi ha cucito nel cervello e continuate ad indicare la stessa assurda strada di quelli che praticano, senza poi percorrerla. Seguendo la vostra logica, non mi stupirebbe se qualcuno vi definisse ipocriti e incoerenti perché vi autocondannate: nel vostro credo esiste l’inferno per tutte le regole che allegramente asserite di non seguire.
Qualcuno disse: “Comprendi te stesso… e dio e il diavolo non avranno più alcuna importanza”
Forse è proprio questo il punto. Ci hanno così tanto privati della bellezza insita nella nostro stesso esistere, della potenza che ognuno di noi può avere come singolo individuo e come parte integrante di un gruppo, che non riusciamo più ad avere alcuna fiducia in noi stessi e in quello che sappiamo se non considerando tutto in base a dei dogmi che siano, per lo meno ufficialmente, condivisi da molti. Cosa che la religione permette.
Ad esempio: in teoria un medico dovrebbe conoscere la biologia e la genetica… almeno le basi, ci si augura. Io anni fa conobbi un medico egiziano, un musulmano profondamente credente e praticante. Lui mi disse che era convinto che il corano era la parola di dio, che era l’assoluta verità. Cosa di cui tutti i credenti dovrebbero essere convinti senza ombra di dubbio.
La genesi del corano è identica a quella della bibbia: due esseri viventi, creati da dio, che figliano altri uomini fino a popolare la terra. Per quanto questa storia sia palesemente ridicola e inventata anche per chi sa poco di biologia, in quanto due soli esseri viventi di una specie non possono garantire la continuità di quella specie, alla mia domanda “Quindi credi anche nella genesi così com’è scritta?”, mi ha risposto con un roccioso “Sì!”.
Fino a questo può arrivare il cancro della religione: far sì che una persona diventi talmente schiava di certi dogmi da renderla cieca persino all’evidenza, arrivare a far credere ad un medico una totale eresia che distrugge tutto ciò su cui i suoi studi si sono basati.
In effetti il fatto che la religione sia l’assoluta negazione del raziocinio, dell’essere critici e logici, non è un caso! È il punto!
Dev’essere reso palese che la religione è un freno all’evoluzione e al libero pensiero dell’uomo e, paradossalmente, anche alla sua spiritualità! Se sei un credente e stai pensando che le mie parole siano offensive, beh, voglio dirti che anch’io ritengo offensiva la tua fede: offensiva verso l’intelligenza, deleteria e pericolosa per tutta la società.
È molto comodo, per qualcuno, che voi non pensiate, che non siate critici, non valutiate… ma semplicemente crediate. Possibilmente senza fare troppe domande.
Beh io continuo a farmene un sacco di domande, ritengo che chi non abbia dubbi sull’esistenza di dio, in un senso o nell’altro,  sia un idiota. Io so di non sapere cos’è dio, ma so con certezza che non è il personaggio ridicolo raccontato nei vostri libri sacri di fantascienza, colmi di nonsensi, copiature ed errori.
Smettete di credere alle favole, soprattutto se queste sono basate su palesi menzogne, mistificazioni di fatti storici e sono fraudolente come la religione!
Immagino dia fastidio quest’ultima frase da propaganda laica… Beh è quello che fanno i credenti tutti i giorni cercando di convincere altri delle proprie convinzioni.
Se davvero volete credere fermamente in qualcosa documentatevi prima, leggete quante più cose potete sull’argomento, ascoltate tutte le campane… e poi… ricominciate!
Per quanto mi riguarda è meglio avere un’opinione piuttosto che un credo: un’opinione si può cambiare con il dialogo e la conoscenza, un credo no.