http://www.youtube.com/watch?v=3JdbrTxV1nU
Hai sicuramente riconosciuto le parole nel titolo… Beh, io non sono un replicante. Non sono mai stato al largo dei bastioni di Orione, né mi sono mai avvicinato alle porte di Tannhäuser. Sono solo un umano e, a dire il vero, non mi sono mai mosso dall’Italia, pensa, eppure ne ho viste cose che voi umani…
Ho visto un ospedale pubblico chiedermi migliaia di euro per avere un posto letto entro pochi giorni anziché aspettare settimane, per un intervento urgente. “Bisogna aspettare un mese per il letto… ma se facciamo privatamente al costo di…”. Ok facciamo privatamente. Ma il letto era lì, nell’ospedale pubblico, in una stanza con altri letti occupati. Forse erano tutti paganti, non lo so, non c’era la maschera a cui chiedere e nessuno esibiva il biglietto. Il mio letto sarebbe stato vuoto comunque se non avessi pagato? Oppure ho preso il posto di un disgraziato che non aveva i soldi per comprarlo…?
Ho visto lo stesso ospedale farmi firmare il consenso all’intervento quando già ero in pre anestesia, senza aver parlato con l’anestesista e il grado di rischio sul consenso era stato lasciato in bianco. Forse era un assegno in bianco sulla mia vita… Bhe, potevano dirlo chiaramente.
Ho visto amici pensare fosse normale che il consenso al trattamento dei dati personali che si accetta iscrivendosi a Facebook prevede che il social network possa vendere a terzi i nostri dati e i contenuti che pubblichiamo sui nostri profili. La proprietà del materiale rimane dell’utente, ma l’azienda ha il diritto di utilizzo a fini commerciali. Mi sono sentito dire “è normale quando firmi un consenso al trattamento dei dati personali, funziona così”. No, amici, quando si dà quel consenso di solito è per dare autorità a chi riceve i vostri dati di usarli a scopo amministrativo esclusivamente per l’esercizio del servizio al quale accedete, con l’obbligo della segretezza e tutela della vostra privacy verso terzi. Cioè l’esatto opposto di quanto accade su Facebook. Evidentemente ormai siamo così abituati ad essere commercializzati e sfruttati che siamo diffidenti quando questo NON succede.
Ho visto persone sbandierare fiere il loro credo cattolico, senza però aver mai letto la bibbia. Pur non condividendola posso arrivare a concepire un’affiliazione passiva ad una religione dovuta a ragioni di carattere sociale. Ma arrivare ad essere fieri e farsi baluardo di una cosa di così importante come può essere una religione, che in teoria dovrebbe influire su ogni azione e pensiero quotidiano, senza aver mai dato nemmeno uno sguardo alla fonte è una cosa aberrante. Da automi. Eppure ho visto queste stesse persone giustificarsi, seppure con un certo imbarazzo, dicendo che non c’è bisogno di leggere nulla perché esiste il mistero divino e il loro è un atto di fede. Sono classici paracadute che gli stolti usano per tappare i buchi lasciati dalle loro mancanze. Pensateci: persone che non fanno nulla di neanche inerente alla religione che sposano e che prevede l’eterna dannazione proprio per coloro che non seguono i suoi dogmi. Praticamente un suicidio spirituale.
Ho visto un uomo affermare a un tavolo imbandito, alla presenza di una ventina di persone, di avere problemi con i rumeni e con i neri, ammettendo ridacchiando: “Eh sono un po’ razzista, ma comunque ci lavoro anche insieme, non sono violento”. Raccogliendo le risatine degli astanti… ma non la mia. Io invece mi domandavo se avrebbero ridacchiato ugualmente nel caso avessi affermato con la stessa leggerezza: “A me invece piacciono i bambini sotto i 10 anni… Eh sono un po’ pedofilo, ma con discrezione, non faccio del male.”
Ho visto laureati in economia sobbalzare alla notizia che il denaro che circola è solo carta straccia. Nel senso che, un tempo, la cartamoneta rappresentava un certo valore in oro, mentre dagli anni 70 questo sistema (chiamato gold standard) è stato abolito. La conseguenza è che le banconote in nostro possesso hanno valore solo perché noi glielo diamo. Potrebbero essere chicchi di riso o sassi di fiume, sarebbe lo stesso. Com’è possibile che le persone non sappiano questo? Non è fantascienza ma solo frutto di propaganda mirata e subdola. Un piccolo esempio: in questo film girato nel ’95 assistiamo al furto di un’ingente quantità di oro stipato nei caveau della Federal Reserve (ovvero la banca centrale americana che stampa le banconote per gli stati uniti). Nel film viene espressamente detto “La Federal Reserve è la riserva d’oro più grande del mondo”. Beh sembrerebbe plausibile… E in effetti l’oro c’è ma non è della Federal Reserve che in verità non possiede neanche un grammo d’oro, e questo dagli anni ’30, come espressamente dichiarato dal suo Consigliere Generale interrogato dal senatore americano Ron Paul. L’oro stoccato nei caveau è di proprietà di altri paesi. Possibile che la più grande potenza economico-politica del mondo non possieda oro nemmeno per farci una catenella? Sì… La verità è che l’economia e la finanza non hanno più niente a che fare con la realtà, sono solo numeri su un computer, numeri che possono essere manipolati e fare la fortuna o la disgrazia di intere nazioni.
Ho visto persone ridere di me o darmi dell’estremista perché ho scelto di smettere di mangiare animali. Un onnivoro che ride o ridicolizza un vegetariano o un vegano fa la stessa figura di un bullo 15enne che si pavoneggia e si sente migliore, più fico, più forte rispetto ai suoi coetanei perché fuma. Assurdo, visto che in realtà il suo comportamento lo indebolirà e lo farà ammalare di più… Esattamente come il cibarsi di derivati animali. Per quanto riguarda l’essere estremisti… beh basta dare un’occhiata a certe immagini per capire che se c’è davvero un comportamento estremo, di certo non è quello veg. Di motivi per adottare uno stile di vita vegetariano o vegano ce ne sono a decine e tutti toccano aspetti importantissimi della vita, come la salute, l’ecologia, la sostenibilità e l’empatia… ma io, molto più semplicemente, mi chiedo soltanto perché, se è pragmaticamente possibile ed addirittura salutare evitare cibi provenienti da animali, non scegliamo di risparmiare inutile dolore, sofferenza e morte? Non credo occorra essere scienziati, biologi, filosofi o altro per capire un concetto così banale.
Ho visto persone negare l’evidenza e non riuscire a distinguere la differenza tra un cielo normale e uno attraversato da scie chimiche… Capisco che al giorno d’oggi ci siano così tante cose interessanti alla tv… e molti preferiscono guardare e parlare della farfalla di Belen piuttosto che alzare gli occhi e prendere atto di qualcosa che sta succedendo nei nostri cieli. Ma come si può negare che queste scie non siano normali scie di condensazione e che le rotte disegnate non possono essere quelle di voli di linea? Eppure nonostante tutto questo sia sotto (o sopra) i nostri occhi, nonostante interrogazioni parlamentari, appelli dell’ ex capo dell’FBI Ted L. Gunderson, conferenze del meteorologo ex maresciallo dell’aeronautica Domenico Azzone e una lista interminabile di scienziati indipendenti e cittadini comuni che ininterrottamente documentano il fenomeno con analisi chimiche, foto e video fornendoci le prove che questi aerei stanno lì per compiere azioni di aerosol, ovvero immettere nell’atmosfera delle sostanze in maniera del tutto clandestina… nonostante tutto ciò… tutto questo continua ad essere ignorato. Eppure credo che l’unica reazione umanamente comprensibile dovrebbe essere un’incontrastabile voglia di prendere per il bavero il primo politico che passa per strada e pretendere di sapere la verità! Possibile che neanche irrorare la popolazione con sostanze pericolose come bario, alluminio e cromo possa rappresentare il limite che le persone sono disposte ad accettare passivamente?
Ho visto… beh, ne viste tante altre di cose, ma voglio smettere di tediarvi perché so che il viaggio di ognuno è differente e prezioso in modo diverso. Forse ti aspettavi di più da questo video, probabilmente hai visto anche tu cose che noi umani… cose anche più interessanti ed avvincenti di quelle narrate in questo video. Ma credo che la cosa importante non sia quante e quali, piuttosto il farne tesoro, non farsi mai scivolare addosso ciò che viviamo… fare di tutto perché quei momenti non vadano perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.