Quello che la polizia poteva sapere di te solo attraverso un mandato e il sospetto di un grave crimine, quello che le grandi corporations potevano solo sognare di sapere di te per affinare il loro marketing, glielo fornirai tu, deliberatamente, inconsapevolmente, gratuitamente. Anzi, pagherai per farlo.
Le nuove tecnologie ci circondano e sono diventate talmente parte integrante della nostra vita che spesso passano ormai completamente inosservate. Queste tecnologie però non smettono di osservare noi.
Con il passepartout della comodità, della connettività, della velocità, gli apparecchi che usiamo diventano sempre più intelligenti, integrano sempre più utilità che, nella maggior parte dei casi, devono la loro funzionalità alla quantità di dati che riescono a leggere e registrare su di noi. Queste tecnologie poi comunicano sempre di più tra loro… Ma non solo tra loro.
Ogni volta che si inviano informazioni sensibili, c’è sempre il rischio del cosiddetto “man in the middle” ovvero qualcuno che, tra le altre cose, riesce a leggere quello che due parti si “stanno dicendo” senza che queste parti lo sappiano, a prescindere che queste siano umane o oggetti tecnologici.
Ma qui si sta parlando di un problema ben più grave: molte delle tecnologie che usiamo dichiarano apertamente che le nostre informazioni saranno registrate e lette da terzi, spesso addirittura vendute.
Alla fine ci troviamo ad essere noi stessi il “man in the middle”, spesso anche coscienti di esserlo (i proprietari delle tecnologie non ne fanno mistero), quindi coscienti di stare vendendo la nostra privacy in cambio di un tipo di tecnologia che è diventata di fatto una parte imprescindibile e indispensabile della nostra vita. Siamo così dipendenti da oggetti e mezzi di comunicazione avanzati, che non ci importa più di essere spiati se, in cambio, ci viene fornito un servizio che riteniamo così importante, quando magari stiamo parlando di un mero strumento di intrattenimento.
Quello che era stato descritto come “Grande Fratello” nel libro di Orwell, si sta compiendo, ma la cosa più assurda è che non ci viene imposto con la forza e nemmeno con l’inganno. Semplicemente siamo noi a desiderarlo e comprarcelo.