passo il tempo distraendomi immaginando come mi sentirei se qualcosa fosse diverso, anche di poco.
immagino come mi sentirei se esistesse un modo per salvarmi, e io non mi salvo, solo perchè non ne sono a conoscenza.
questi pensieri galleggiano nuvolosi, come la schima sul cappuccino appoggiato al freddo tavolo di marmo, fanno un rumore senza troppo senso, sembrano il vociare della gente in piedi a fare in fretta colazione.
si mescolano ira e solitudine… penso a come mi fa sentire la beretta 98 g elite II 15 colpi tra la giacca grigia, la camicia e il mio costato… come avere un assegno in tasca, un credito lì pronto ad essere riscosso, uno sfogo d’ira senza pari, mai sfogato, solo lì, pronto ad ogni evenienza.
guardo le facce della gente, me le immagino bagnate e rosse del loro sangue… e non mi fa paura l’idea di fare del male, perchè so d’essere giusto, razionale e figlio di puttana. quanto basta per non sentirmi in colpa. il più delle volte.