una volta era facile fregarsene. ora no.
odio! odio quella sensazione di disagio davanti a cose lasciate a metà.
esser lì a un passo e far finta di niente, scappare in alcune occasioni, fare buon viso a cattivo gioco in altre.
questa è roba da attori! e io non lo sono.
ma ancora peggio è quando nessuno finge, ognuno è semplicemente ciò che è (ma quando mai?!) e comunque rimangono le cose in sospeso.
ma non basta questo a farmi ammattire, nè a rendere pericolante ciò che sto costruendo.
l’importante, come ho gia detto, è continuare, stare sulla strada, senza curarsi di chi ti sorpassa, chi cerca di rallentarti, chi chiede spiegazioni o pretende qualcosa… te stesso compreso.
tante cose tendono a farti diventare un fantasma. un qualcosa che per molti quasi non esiste, se ne ha solo un effimero avvertimento, legato idissolubilmente a un avvenimento (o a molti) che non si puo cancellare, e che rivive ogni notte in preda a raptus di nostalgie e rimpianti spesso totalmente inventati… un cane che si morde la coda… un’ombra che rincorre se stessa.
è ora di organizzare la fuga dalla cornicie che ci hanno costruito attorno, cancellare a forza la didascalia a lato…
è ora di credere davvero nei fantasmi, e farli vivere sul serio se ne vale la pena!
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abbiamo sdraiato un albero!… rido!
è l’inizio dell’oblio!