così mi ritrovo cambiato… come a guardare una foto di anni fa.
come fai a non stupirti a non renderti conto del tempo che è passato… quand’era così facile, così naturale essere me stesso, con la sigaretta che pendeva dalle labbra, occhiali scuri, sguardo perso all’angolo della strada, sulle macchine che passano vicine come a dover essere pronti a scappare a difendersi, una faccia da gangster, e il mio interlocutore che continua a parlare come se io fossi l’unica persona con cui poter parlare in questo cazzo di mondo.
oggi è così difficile… e quando è difficile essere se stessi vuol dire che c’è qualcosa che non funziona.
mi sbriciolo, divento nulla dietro alla maschera… la mia, la tua, la loro, non importa. ci annulliamo. atteggiandoci da attori consumati che recitano le proprie vite mettendoci un po’ di creatività e romanzandole appena.
mi chiedo quanto naturale sia, quanto artificiale sia, quella faccia da gangster, seria e impenetrabile, su quella vecchia foto… una faccia che era tutto, era bastarda e fredda quando ci voleva, confortante e rassicurante al bisogno, ed era sempre la mia, senza maschera, solo il mio volto, il mio sguardo a un chilometro ed i pensieri ad anni luce…
ma chi ero in realtà?… non quello che mi trovo ad essere ora.