mi è cpitato di nuovo di riflettere su quante cose siano false nella vita.
c’è da perdercisi! sia per quantità, qualita e livelli di falsità… uno dentro l’altro, si reggono a vicenda, figli e padri, amici, complici o perfetti sconosciuti.
ci sono castelli di carta ovunque, specchi riflettenti oggetti solo immaginati nella testa di qualcuno, immensità rombanti ma solo e sempre alle spalle di chi guarda, ombre di oggetti invisibili…
alla fine non esiste più un confine tra vero e falso, esistono cose… infiniti colori… e infinito è sinonimo di nulla.
ho provato a correre, certo, per arrivare non per scappare; volevo raggiungere l’emisfero della verità… arrivatovi ho trovato le impronte di quando in ginocchio piangevo.
ma per quanto io rimanga sepolto dentro la sabbia, o immerso nell’acqua non saro mai nè sabbia nè acqua. sarò sempre io, anche se senza fiato.
ma ho sempre voglia di gridarti, di farti esplodere, esci da me, dalla mia testa, dalle mie carni come sei e non come pretendi di essere, è così semplice…