cose che finiscono, cose che si ripetono



mi accorgo quanto peseranno, in futuro, questi giorni… li prendo in mano e li guardo come fossero già ricordi.
stavolta è più dura del solito non avvertire la sensazione d’aver sprecato tutto. una volta ho detto che non importava se i pezzi d’oro che genero li trovo buttati nel cesso delle persone a cui li ho regalati: il loro valore non cambia, il loro significato nemmeno…
ma oggi è dura davvero.
ironia della sorte, proprio ieri ho trovato un testo che scrissi 4 anni fa… potrei averlo scritto 4 minuti fa per quanto quelle vecchie parole inchiodano varie similitudini con la situazione odierna… parlai di un addio mai nato ma palese ed atteso quanto un tuono dopo il lampo.
gli attori cambiano ma la storia si ripete e io resisto, persisto e ripeto: sono come il cielo… ma anche lui avrà un limite…
 
 
CREDO SIA UN ADDIO
Guardo i miei pensieri sfiorare il petalo morente
Li vedo andarsene come marinai che salpano
Speranzosi, impauriti, eccitati, rassegnati
Vogliono essere un morbido letto per accogliere
Il ferito che sta segretamente agonizzando
Gli girano attorno, lo salutano
Ma non fanno nulla per salvarlo
Posso considerare un miracolo una morte morbida
Silenziosa, indolore, incapace di mentire
Uno scomparire quieto nella testa colma di morfina
 
Sguazzo in questa falsa sicurezza
Evito di guardare dietro il sipario
Spero abbiano venduto pochi biglietti
Ma non si può fingere questo sguardo in eterno
Vorrei in un istante inspirare i tuoi pensieri
Rendermi conto dell’addio che ci stiamo dando
Nascosto tra le risate, gli sguardi ed i ricordi
Ma è sempre troppo presto per salutarsi
Finché il petalo non cade, senza rumore se n’è andato
E’ un vetro che si rompe lentamente scricchiolando
Che frantuma la mia triste immagine riflessa
E piove sul pavimento freddo e scuro
Si possono spegnere le luci, chiudere a chiave
D’un tratto la casa è disabitata
 
Le mie dita corrono sulle rughe del legno
Si bagnano su una goccia del tuo rum
Le porto alla mia bocca e assaporo
Come fosse l’ultima lacrima che hai lasciato per me