confini



sono sempre stato una persona tollerante, fino all’eccesso.
mi domando quanto deve essere palese il marcio in una persona o in certi fatti per apparirmi finalmente chiaro.
però sono schietto… e quanto sento di poter essere utile sono sempre disponibile a dare una mano, non importa chi ho davanti, forse perchè non sono mai stato in grado di aiutare me stesso ho questa forte inclinazione ad aiutare, stare vicino, sempre solo se mi sento davvero utile, e senza mai volere nulla in cambio.
mi rendo conto che questo spiazza totalmente chi mi sta intorno, ma non in senso positivo. mi trovo ad essere addittato come un malato di mente, solo perchè mi piace farmi i cazzi miei, mi considerano un cretino, solo perchè tollero sempre e me ne sbatto le palle.
non riesco nemmeno a ricordare un’altra volta, se c’è stata, in cui sono stato costretto a tracciare una linea, a costruire un muro, e stabilire lo spazio in cui una persona non ha più il diritto di entrare per come si è comportata.
non sono un tipo facile a queste cose… ed ora che è successo quel muro deve essere solido come l’acciaio, non ci devono essere mezze misure, o con me o contro di me.
se qualcosa si rompe… spiacente non l’ho rotto io, ognuno per la sua strada.
il problema per la gente che mi sta attorno è che io non ho paura di nulla, soprattutto di quello che sono, e alla gente da fastidio, perchè non sanno gestire una cosa sel genere, e lo "strano" è sempre allontanato da chi non sa vedere al di là del proprio naso.
comunque non importa quanto possiamo essere diversi, io esigo rispetto nella stessa misura in cui io lo garantisco anche al peggior pezzo di merda che incrocio per la strada. e se non vedrò questo rispetto, se vedrò ancora negli occhi degli "amici", o meglio dei non nemici, vedrò ancora calcolo, malafede, sotterfugi… non ho nessuna paura a chiudere di nuovo il gioco e inventarmene uno nuovo. nessuno è indispensabile.
i miei principi sì.