Come vivreste la vostra vita crescendo con l’idea più o meno inconscia di essere brutti, cattivi, stupidi, poco affidabili, gli ultimi?
Non sarebbe uno dei peggiori incubi possibili? Non sarebbe un problema tale da condizionare profondamente la vostra vita, come vedete voi stessi e i rapporti con gli altri?
I crimini, i comportamenti antisociali in genere, sono in gran parte figli proprio di una distorsione della visione che si ha di se stessi all’interno della società.
Un individuo che si sente automaticamente inferiore o cattivo è una sconfitta della società intera.
Ecco perché bisogna combattere i meccanismi che generano questi problemi. Uno di questi è proprio il razzismo.
Viviamo in un’epoca in cui, forse perché le diamo per scontate, forse perché siamo soggetti ad un’inversione di marcia molto pericolosa, o forse per entrambe le cose, le battaglie sociali che sono state vinte in passato e hanno cercato di dare uguaglianza di diritti a tutte le persone a prescindere da sesso, razza o religione, sono di nuovo messe in discussione con un nichilismo e una superficialità disarmante, pericolosa.
Nel 1954, il dr. Kenneth Clark condusse un test chiamato “test della bambola” che consisteva nel mettere dei bambini di fronte a due bambole, una di carnagione chiara e una di carnagione scura, ponendogli varie domande. Il test dimostrò che avere la pelle nera, a causa dei condizionamenti della società, sviluppa nelle persone di colore un senso di inferiorità.
Questo si potrebbe ritenere quasi scontato in quell’epoca, ma l’esperimento è stato ripetuto molte volte, anche recentemente, dando sempre gli stessi risultati.
Questo è il risultato di secoli di colonizzazione culturale che il dominatore bianco occidentale ha imposto alle persone di colore e che ancora oggi dà i suoi pericolosissimi frutti.
In un momento storico in cui si parla molto di immigrazione e soprattutto ci si trova davanti a persone che affermano che razzismo e antirazzismo sono la stessa cosa, distruggendo con un relativismo criminale centinaia di anni di lotta sociale, poniamoci davanti al video che linkerò più avanti e riflettiamoci un po’ su.
Il vedere un bambino di colore che indica la bambola nera quando gli viene chiesto di dire quale sia la più brutta, più stupida, più cattiva, e poi indicare la stessa quando gli viene chiesto: “e tu a chi assomigli delle due?”, credo debba darci un forte scossone e ricordarci quanta strada c’è ancora da fare per risanare una società resa instabile dalla volontà di alcuni uomini di soggiogarne altri.