tutto è meglio di questo nulla

dopo la paura che il cambiamento sia solo accelerare verso una meta conosciuta e non voluta, arriva la sensazione di frustrazione, potente e disarmante… perchè continua a non succedere niente. e questo ora appare come la cosa peggiore in assoluto: continuare a cadere diventa peggio che iniziare a cadere più in fretta. negazione, fallimento e […]

quello che non… (se guccini me lo passa)

sono venuti a prendermi anche stanotte.a pensarci bene è come una "giustizia divina"…cioè un’ingiustizia spietata e casuale, perpetrata innocentemente da qualcuno più forte, più grande e con scopi imperscrutabili.che cosa puoi dire, puoi fare…?star zitto, bestemmiare, pensare al quotidiano, fumarci o berci su, alla faccia loro… con la sportività tipica dei perdenti e l’ironia dei […]

premonizioni di cambiamento

falsi cambiamenti. sono solo ombre di qualcosa che si sta muovendo… forse. non è vero movimento, sembra più un presagio che proverò a cavalcare. proverò ad usarlo per costruirmi una salda realtà intorno a me, per sfuggire ai giochi delle distanze che mi vedono faticare per tenermi vicine cose già vicine, e cercare di avvicinarmi […]

latitante ma innocente… più o meno

inscindibilmente uniti, tanto quanto differenti e talvolta opposti, sono "chi" e "come" sei… quanto profondamente riuscirei ad inoltrarmi, curioso ed affascinato, nell’uno e quanto invece mi allontanerei dal secondo?… cos’è, anche questa una condanna? un’altra cosa per la quale darsi pazienza e da accettare per com’è… o chi è…? rido… ed è importante rimanere saldi e […]

serpente naufrago

attorcigliato come un serpenteattorno all’albero maestrodi una nave alla derivail pensiero profondodi una rassegnazione che stringe la gola tanto quanto le spire il legnocome l’inutile velenonascosto nelle fauciche baratteresti volentieri oracon il paio d’ali degli uccellimorti nel tuo stomacoperchè stringi così fortela presa sul destinoche ti sta facendo affogare?scusa… domanda stupida.

nel vano tentativo…

nel vano tentativo di capirmi, taccio.mi accorgo di placare in modo errato, il senso di latente solitudine che mi bracca a momenti. dovrei conviverci, saperlo apprezzare quasi.potessi scegliere… sceglierei?… potessi toccarti… lo farei?quanto distante devo ancora spingermi da me stesso, da tutto il resto, per capire di non essermi mai mosso dal luogo in cui […]