sto provando a non perdermi in cose già dette e già fatte… di non farmi ingannare da sensazioni d’impossibilità.
a volte mi vedo riflesso, compare una foto mia in tv, tra una pubblicità e l’altra, e guardo questa faccia familiare, quella di un amico troppo "vecchio" per raccontargli scuse, fandonie…
ma appare tutto invertito quando i desideri e i bisogni diventano i miei più grandi errori, e l’essere me stesso, la mia più grande paura.
è come se stessi continuando a scrivere, nonostante tutto, qualcosa che nessuno leggerà mai… nemmeno io.
"c’è una nebbia che nasconde ciò di cui avrei bisogno
profondi e contorti i colori di questo bianco e nero
mi domando come puoi continuare ad avere fiducia in me
quando aiutarmi è solo una fottuta perdita di tempo"
come posso pensare di costruire qualcosa, quando non so neanche cos’ho tra le mani?
resterò sempre con queste legate dietro la schiena, continuerò a camminare mezzo cieco e con migliaia di costruzioni e capolavori, seppelliti silenziosamente nel silenzio, sotto la coltre di distanze sempre meno raggiungibili.