Una serie di fatti riguardanti la massoneria e la trasversalità del potere
fonte: Logica Convenzionalista (link)
Fernando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo nei decenni delle stragi, scrive “La repubblica delle stragi impunite”, un libro pieno di riferimenti a svariate fonti tra le quali la commissione parlamentare di Tina Anselmi sulla P2 e documenti desecretati dell’OSS (Office of strategic services, USA), organo che poi diventerà la CIA.
“Nel 1946 Angelton e Gigliotti diedero vita alla CIA”
“1947, il presidente Truman, massone dichiarato di 33mo grado, inviò a Roma un pezzo da novanta della fratellanza americana, l’Italo americano Frank B. Gigliotti”
“La battaglia contro il comunismo si combatteva dunque su 3 binari paralleli: quello politico, quello massonico e quello dei servizi segreti. A questi si aggiunse il linguaggio delle stragi indiscriminate.”
“Artefice della penetrazione massonica in Italia fu, ancora una volta, Frank Gigliotti. Insignito del grado di gran maestro onorario a vita, membro emerito del supremo consiglio italiano del rito scozzese e rappresentante per l’Italia alla conferenza di Washington, Gigliotti ottenne il riconoscimento da parte dei fratelli italiani delle logge NATO, presenti nelle basi militari americane in Italia.”
“La commissione presieduta da Tina Anselmi sulla P2 scrisse che nel 1960 i fratelli americani erano intervenuti, attraverso Gigliotti, in una difficile operazione. Quella di unficare il supremo consiglio della serenissima gran loggia degli ALAM con il Grande Oriente d’Italia.”
Scrisse la commissione sulla P2:
“…risalta alla nostra attenzione LA COMPARSA DI GELLI QUANDO GIGLIOTTI SCOMPARE, secondo una successione di tempi e una identità di funzioni che non può non colpire significativamente.”
“Partito Gigliotti, fu Gelli ad assumere un ruolo cruciale nella lotta al comunismo in Italia. C’è da dire tuttavia, che l’avvento di Gelli era stato criticato dalla stessa massoneria per i suoi metodi spregiudicati” —-> QUINDI SAPEVANO.
Ecco perché il fatto che fosse la CIA a finanziare la P2 non stupisce, dal momento che è la stessa CIA che indirettamente fonda la P2 (passaggio di consegne tra Gigliotti e Gelli).
Da parte della massoneria “non deviata”, a prescindere dalle diverse posizioni tutt’oggi presenti, vedi il GOI che lamenta i danni di Gelli, ma vedi anche il MIN che lo definisce un uomo eccezionale, mentore e fratello carissimo, è innegabile che sulla condotta omertosa siano sempre stati tutti d’accordo.
È un po’ tardino per dissociarsi.
Addirittura in questo articolo del MIN si scrive che è lo stesso GOI, quello che oggi si ritiene danneggiato, ad aver incaricato Gelli di prendere la direzione della P2, vantandosi di tutte le personalità influenti che comprendeva.
Si scrive tra l’altro che questa loggia propaganda che avrebbe preso in carico Gelli (fondata nel 1880), aveva come scopo la diffusione degli ideali progressisti di tolleranza, libertà, uguaglianza e fraternità nella società italiana, “Libertè, egalitè, fraternitè”, ideale repubblicano di matrice massonica, la fratellanza si riferisce ovviamente ai fratelli massoni, non come la intenderebbe un ingenuo cristiano, per cui comunque i fratelli sono prima quelli cattolici.
Anche l’origine della nostra repubblica è molto più che influenzata dalla massoneria: Il capo dell’assemblea costituente era massone, il numero dei massoni all’interno dell’assemblea è tutt’ora indefinito, il capo dello stato De Nicola che ha firmato la costituzione, massone, ha scelto di firmare la costituzione nella sede del GOI piuttosto che al quirinale.
Non stupisce che tra le società segrete vietate non sia stata menzionata la massoneria, come non stupiscono tutti gli altri “errori” grossolani della nostra carta (massonica) fondamentale.
In tema di collaborazione tra poteri forti non bisogna dimenticare il memoriale Calcara, un pentito di mafia ritenuto affidabile da Borsellino e Finocchiaro (capo servizi segreti), un uomo d’onore riservato, cioè entrato in cosa nostra con rito massonico scozzese, strano no?
Calcara ci informa dell’esistenza di una super-commissione che prende le vere decisioni in Italia, composta da membri di
– cosa nostra
– ‘ndrangheta
– servizi segreti
– massoneria
– vaticano
con al vertice il cardinale Montini, poi papa Paolo VI, eletto a venerabile da Ratzinger e santificato da Francesco.
Montini che emerge anche nelle inchieste sui mandanti della strage di Portella della Ginestra.
Il ruolo della massoneria come trait d’union tra le mafie era già stato minuziosamente documentato da Giuseppe D’Urso, docente universitario che coniò infatti il termine “massomafia”.
Un lavoro ovviamente insabbiato da un silenzio nazionale, come la sua morte nel 96.
Alla luce di queste bufale enunciate dal vostro imbecille preferito, mi sembra evidente che i cicappoidi del gombloddo, i fascisti che pensano che i poteri forti siano comunisti, ma anche i comunisti che vedono come unico problema il fascismo e si rifugiano nell’anticomplottismo nonostante i continui boicottaggi dei poteri occulti nei loro confronti, dovrebbero farsi qualche domandina in più.
Il potere è uno solo, è trasversale, non è eletto da nessuno e non è mai interessato a tutelare i più deboli, mai.
Il primo vero problema è il concetto stesso di potere e l’enorme bufala che questo possa essere a tutela del più debole. Proprio le sue vere finalità stanno sempre alla base dell’esigenza di segretezza.
Negare la struttura piramidale e dittatoriale della nostra società è un grosso favore che si fa a chi sta al vertice.